È passato ormai quasi un anno da quando ho iniziato ad interessarmi concretamente al mondo della Data Visualization, seguendo un breve corso alla RUFA intitolato Open and Big Data Visualization: L’estetica dei flussi.
Da quel corso di 8 lezioni ne è poi uscito fuori un piccolo spunto per il mio progetto finale, “I trasporti”, che ho iniziato a portare con me anche dopo la presentazione finale del corso. Sono un pendolare praticamente fin da quando ho finito il liceo e ho sempre preferito il trasporto pubblico a quello privato. Non per chissà quale vezzo “comunitario”, ma semplicemente perché viaggiare sui mezzi mi ha sempre dato la possibilità di ottimizzare il mio tempo: leggendo, studiando – spesso lavorando – durante quei piccoli intermezzi tra un pit stop e l’altro. Il progetto che presento qui è frutto proprio di questo: 1 anno di lavoro inframmezzato, spezzato, realizzato a tratti tra mille gadget tecnologici diversi (laptop, tablet, smartphone, carta e penna..) tra mille lavori diversi, sul caro Freccia Nera Velletri – Roma. Nasceva come visualizzazione interattiva orientata al web (D3js), più focalizzata sulla tecnica che su altro. Poi si è evoluto con me, dopo che ho iniziato a conoscere sempre di più il mondo del design generativo, fino ad approdare su un software totalmente diverso: Houdini. Così è fuggita via l’interattività a favore di una maggiore libertà durante il processo creativo. Ne è cambiata anche la finalità: un lavoro un po’ più improntato sull’informare e comunicare piuttosto che sul trasmettere.